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giovedì 7 febbraio 2008

Mozione su swap e costi del debito

Al Presidente del Consiglio Comunale

e p.c. ai Consiglieri

Mozione su swap e costi del debito

Il Consiglio Comunale di Impruneta

PREMESSO CHE

1) i contratti di swap (prodotti finanziari derivati) legati alla ristrutturazione del debito sono all’attenzione di Corte dei Conti (Relazione al Parlamento del 13.6.2007 e sentenza 596/2007 relativa ad un comune della Lombardia), CONSOB (a fine 2006 esposizione degli Enti locali in derivati di 13 miliardi di euro con un valore negativo, da pagare alle banche, per 1 miliardo) , Ministero delle Finanze (Circolare n.60013 del 22.6.2007) e del Parlamento (disposizione in Finanziaria 2008 che sottopone la stipula di tali contratti ad una valutazione preventiva del Ministero dell’Economia, appaiono spesso ad esclusivo vantaggio delle Banche con gravissime ed imprevedibili conseguenze per i bilanci, presenti e futuri, degli Enti locali;

2) nel giugno 2002, delibera della Giunta del 19.6.2002, è stato stipulato un contratto swap (per 11,5 milioni di €, con scadenza 31.12.2015, con Rolo Banca, gruppo UniCredit) il cui obbiettivo era, nella ristrutturazione del debito “l’ottenimento di risparmi in termini di interessi pagati, mantenendo comunque un profilo di rischio contenuto” e “privilegiare in ogni caso…il versamento ‘a pronti’ di una somma di denaro pari all’attualizzazione dei risparmi futuri derivanti dall’operazione” ;

3) a dicembre 2004, delibera della Giunta del 16.12.2004, è stato stipulato un contratto swap (per 15,8 milioni di €, con scadenza 31.12.2024, con UniCredit Banca Mobiliare) il cui obbiettivo era ancora una volta “ottimizzare il costo del debito del Comune in termini di interessi pagati, mantenendo comunque un profilo di rischio contenuto”, nelle premesse della delibera viene anche chiarito quale sia stato l’obbiettivo del contratto del 2002 “che consentì all’Ente l’acquisizione di notevoli risorse (€ 356.257) necessarie al pareggio finanziario dell’esercizio 2002, che sostituisce quello del 2002 ma con 4 milioni di € in più e l’allungamento di 10 anni della durata;

4) in entrambi i suddetti contratti all’art.4 si legge “il Cliente (Comune) prende atto che il valore dei contratti è soggetto a notevoli variazioni e che, pertanto, l’investimento effettuato su tali strumenti comporta l’assunzione di un elevato rischio di perdite, preventivamente non quantificabili, non sussistendo, dunque, alcuna garanzia di mantenere invariato il valore di detto investimento”;

5) tutte le suddette operazioni sono state messe in atto senza che sia mai stato coinvolto il Consiglio Comunale, organo di indirizzo controllo, nonostante questo sia competente, in via esclusiva, per le deliberazioni relative alla “contrazione dei mutui” e alle “spese che impegnino i bilanci per gli anni successivi” (art.42 D.l.vo 267/2000), infatti i Consiglieri sono venuti a sapere i contenuti generali di tali operazioni, che impegnano l’Ente per decenni, solo dall’articolo comparso sul Sole 24 Ore il 24.10.2007;

6) in base alle relazioni fornite da UniCredit al Comune il costo che lo stesso dovrebbe pagare per rescindere il contratto del 2004 (cosa che la Giunta sta valutando come risulta dal Piano Esecutivo di Gestione, scheda STR.05.01), tuttora attivo, era di 400.000 € all’8.1.2007 e addirittura di 727.180 € al 17 luglio 2007;

7) a giugno 2006 è stato emesso, previa deliberazione del Consiglio Comunale (il nostro gruppo ha votato contro in quanto dubbioso dell’effettiva convenienza), un prestito obbligazionario (BOC), per un valore nominale di 6,6 milioni di €;

IMPEGNA

La Giunta a predisporre una relazione che contenga i seguenti elementi:

1) consuntivo di costi e benefici dello swap del giugno 2002, con indicazione analitica di tutti i versamenti e riscossioni relative, messo a confronto con la situazione preesistente;

2) consuntivo di costi e benefici dello swap del dicembre 2004, con indicazione analitica di tutti i versamenti e riscossioni relative, messo a confronto con la situazione preesistente e comprendente anche la valutazione del costo aggiornato per l’eventuale risoluzione a confronto con le prospettive dei prossimi 5 anni mantenendo il contratto;

3) consuntivo di costi e benefici dell’operazione di emissione dei BOC dell’estate 2006 confrontata con la situazione preesistente;

4) quadro complessivo dell’indebitamento del Comune e dei relativi costi nei prossimo decenni

da sottoporre quanto prima alla attenzione della Commissione Consiliare competente, alla quale invitare anche il Collegio dei Revisori, per approfondire la situazione debitoria complessiva del Comune, con particolare riguardo ai prodotti finanziari derivati.

per il Gruppo Consiliare Obbiettivo Comune

Il Capogruppo

Massimo Bisignano

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