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venerdì 29 febbraio 2008

Un computer da 200 Euro in regalo!

Non sto scherzando. Non si tratta di un titolo ad effetto e basta. In occasione del primo anno di vita del blog DaniRevi ha deciso di regalare ad un fortunato lettore un computer a risparmio energetico con sistema operativo gOS!


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mercoledì 20 febbraio 2008

Approvazione del Piano Strutturale: astensione di Obbiettivo Comune e verifica di maggioranza

Le assenze nei gruppi consiliari di maggioranza (non solo quella, pressoché costante, di Rifondazione Comunista i cui rappresentanti non si sono mai visti neanche nelle decine di Commissioni Consiliari per la discussione del Piano) alla ripresa del Consiglio Comunale di ieri, ore 15.00, erano infatti presenti solo 8 Consiglieri sui 14 di maggioranza, hanno comportato, dopo che Obbiettivo Comune ha evidenziato che senza la presenza dei Consiglieri di opposizione sarebbe saltato il Consiglio dedicato all’approvazione del Piano Strutturale per mancanza del numero legale, una richiesta di sospensione del Consiglio da parte del Capogruppo dell’Ulivo per verificare la situazione all’interno della maggioranza.

Nel merito del Piano Strutturale i Consiglieri di Obbiettivo Comune hanno confermato il voto di astensione espresso anche in sede di adozione (gennaio 2007).

Pur rilevando, con soddisfazione, che alcune delle proposte presentate dal nostro Gruppo sono state accolte da Sindaco e maggioranza contribuendo a migliorare il Piano stesso (ad esempio con la parziale riduzione di previsioni eccessive e contrastanti con la volontà dei cittadini come espressa con chiarezza nelle osservazioni e nelle assemblee per quanto riguarda Pozzolatico ed Ugolino), resta la forte perplessità per il gravissimo ritardo che, di fatto, non consentirà alla futura amministrazione di partire subito con la realizzazione del piano (che dovrebbe assicurare oltre allo sviluppo anche la risoluzione di molte problematiche, specialmente nelle frazioni).

Sarà infatti necessario prima elaborare ed approvare il Regolamento Urbanistico, strumento essenziale per l’attuazione del Piano che il programma del Sindaco prevedeva di adottare entro questa legislatura, mentre, purtroppo, non è stato neanche iniziato.

Da rilevare inoltre, sempre riguardo al ritardo, che solo dopo forti e ripetute sollecitazioni del nostro Gruppo, il lavoro del Piano Strutturale è iniziato a primavera del 2005, con quasi due anni di ritardo rispetto all’inizio del mandato.

Il Capogruppo del Gruppo Consiliare

Massimo Bisignano

Comunicato stampa del Gruppo Consiliare della Lista Civica Obbiettivo Comune (19.2.2008)

venerdì 15 febbraio 2008

Mozione su swap e costi del debito – integrazione alla mozione presentata il 22.11.2007

Al Presidente del Consiglio Comunale

e p.c. ai Consiglieri

Mozione su swap e costi del debito – integrazione alla mozione presentata il 22.11.2007

Il Consiglio Comunale di Impruneta

PREMESSO CHE

1) appare inopportuno l’utilizzo da parte del Comune degli swap data l’elevata incertezza di questi strumenti relativamente alle eventuali entrate/uscite peraltro relative a lunghissimi periodi temporali (20 anni) ;

2) la delibera di Giunta del 2004, ma anche quella del 2002, appare illegittima alla luce, tra le altre, della delibera della Corte dei Conti della Calabria (311/2007, 26.10.2007) che afferma che “le operazioni di swap non possono essere poste in essere prescindendo da specifiche valutazioni approfondite e motivate da parte della dirigenza, della Giunta e dello stesso Consiglio Comunale, trattandosi di materia rientrante nella lettera h) dell’art.42 del T.U.E.L.”;

3) l'operazione del 2004 è criticabile anche dal punto di vista della convenienza economica per l'Ente. Infatti, mentre lo swap del 2002 era temporaneamente positivo e lo sarebbe stato anche oggi per l'Ente, quello del 2004 è diventato in poco tempo fortemente negativo. Inoltre la chiusura dello swap del 2002, ancorchè non coerente con la normativa successiva (2003 e 2004), non appare dettata da una precisa norma in quanto nella delibera del 2004 non è citato alcunché;

4) anche il modo in cui è stato chiuso lo swap del 2002, non convince, in quanto non sono stati fatti due atti separati con due banche diverse e non è stata coinvolta, per la chiusura del contratto 2002, la banca firmataria dello stesso. Se il problema era la mancanza di rating della banca del 2002 il contratto andava semplicemente chiuso come prevede la norma del 2004 in caso di rating inadeguato, senza aprire un nuovo swap;

5) la procedura adottata per dichiarare che l'Ente è un "operatore finanziario qualificato" sia nella forma che nella sostanza non convince, infatti il responsabile finanziario non aveva la procura per essere definito "rappresentante legale del Comune" ed inoltre non poteva affermare che l'Ente era un operatore finanziario qualificato in quanto l'unica operazione di swap effettuata in precedenza dall'Ente (quella del 2002) era basata sulla consulenza esterna della stessa banca con cui era stata fatta l'operazione. In definitiva l'Ente non poteva definirsi operatore finanziario qualificato, almeno che il responsabile finanziario non avesse sottoscritto di essere lui l’esperto, ma ciò non risulta dalla dichiarazione;

6) la collocazione delle entrate legate ai due contratti di swap nei bilanci 2002, 2003, 2004 e 2005 nel titolo terzo (che insieme ai primi due finanzia le spese correnti) appare non corretta, come rilevato in ormai decine di pronunce della Corte dei conti nelle quali viene specificano che l’eventuale entrata deve essere obbligatoriamente inserita nel titolo quarto a finanziare spese di investimento;

IMPEGNA

La Giunta ad integrare la relazione richiesta nella mozione presentata il 22.11.2007 in modo da chiarire anche le seguenti questioni:

1) in base a quale norma, non citata in delibera, sia stato attivato lo swap del 2002 e quali fossero le previsioni di tassi in base alle quali si è giudicata conveniente l’operazione;

2) quale era il rating della banca del 2002 e quale quello della banca del 2004;

3) in base a quale norma, ed in base a quale presunta convenienza economica, sia stato sottoscritto lo swap del 2004.

Ai fini dell’approfondimento delle tematiche proposte si richiede di avere, con cortese urgenza, copia di tutta la corrispondenza intercorsa tra Comune e banche firmatarie dei contratti dal 2002 a oggi.

per il Gruppo Consiliare Obbiettivo Comune

Il Capogruppo

Massimo Bisignano

venerdì 8 febbraio 2008

I GIOVANI

Saremo chiamati nuovamente a prendere un’importante decisione per il nostro Paese. I giovani oggi si devono impegnare in prima persona, e lo devono fare soprattutto per rilanciare il ruolo delle Istituzioni. Serve garantire un ricambio generazionale e le elezioni di giovani al prossimo parlamento non deve essere un’utopia.

E’ indispensabile lavorare ad un messaggio nuovo. Bisogna far capire che possiamo avere una politica senza “casta”, una classe politica veramente al servizio dei cittadini. Con la legge elettorale che abbiamo, saranno i partiti a decidere chi sarà eletto. Ora, le tante “sirene” che in questi giorni parlano di ricambio generazionale, passino dalle parole ai fatti.

Questa volta però, noi giovani non possiamo stare solo a guardare. L’Italia ha bisogno di qualcosa di diverso dalla fotocopia sbiadita di uno schema vecchio che rischiamo di vedere ancora una volta

giovedì 7 febbraio 2008

Mozione su swap e costi del debito

Al Presidente del Consiglio Comunale

e p.c. ai Consiglieri

Mozione su swap e costi del debito

Il Consiglio Comunale di Impruneta

PREMESSO CHE

1) i contratti di swap (prodotti finanziari derivati) legati alla ristrutturazione del debito sono all’attenzione di Corte dei Conti (Relazione al Parlamento del 13.6.2007 e sentenza 596/2007 relativa ad un comune della Lombardia), CONSOB (a fine 2006 esposizione degli Enti locali in derivati di 13 miliardi di euro con un valore negativo, da pagare alle banche, per 1 miliardo) , Ministero delle Finanze (Circolare n.60013 del 22.6.2007) e del Parlamento (disposizione in Finanziaria 2008 che sottopone la stipula di tali contratti ad una valutazione preventiva del Ministero dell’Economia, appaiono spesso ad esclusivo vantaggio delle Banche con gravissime ed imprevedibili conseguenze per i bilanci, presenti e futuri, degli Enti locali;

2) nel giugno 2002, delibera della Giunta del 19.6.2002, è stato stipulato un contratto swap (per 11,5 milioni di €, con scadenza 31.12.2015, con Rolo Banca, gruppo UniCredit) il cui obbiettivo era, nella ristrutturazione del debito “l’ottenimento di risparmi in termini di interessi pagati, mantenendo comunque un profilo di rischio contenuto” e “privilegiare in ogni caso…il versamento ‘a pronti’ di una somma di denaro pari all’attualizzazione dei risparmi futuri derivanti dall’operazione” ;

3) a dicembre 2004, delibera della Giunta del 16.12.2004, è stato stipulato un contratto swap (per 15,8 milioni di €, con scadenza 31.12.2024, con UniCredit Banca Mobiliare) il cui obbiettivo era ancora una volta “ottimizzare il costo del debito del Comune in termini di interessi pagati, mantenendo comunque un profilo di rischio contenuto”, nelle premesse della delibera viene anche chiarito quale sia stato l’obbiettivo del contratto del 2002 “che consentì all’Ente l’acquisizione di notevoli risorse (€ 356.257) necessarie al pareggio finanziario dell’esercizio 2002, che sostituisce quello del 2002 ma con 4 milioni di € in più e l’allungamento di 10 anni della durata;

4) in entrambi i suddetti contratti all’art.4 si legge “il Cliente (Comune) prende atto che il valore dei contratti è soggetto a notevoli variazioni e che, pertanto, l’investimento effettuato su tali strumenti comporta l’assunzione di un elevato rischio di perdite, preventivamente non quantificabili, non sussistendo, dunque, alcuna garanzia di mantenere invariato il valore di detto investimento”;

5) tutte le suddette operazioni sono state messe in atto senza che sia mai stato coinvolto il Consiglio Comunale, organo di indirizzo controllo, nonostante questo sia competente, in via esclusiva, per le deliberazioni relative alla “contrazione dei mutui” e alle “spese che impegnino i bilanci per gli anni successivi” (art.42 D.l.vo 267/2000), infatti i Consiglieri sono venuti a sapere i contenuti generali di tali operazioni, che impegnano l’Ente per decenni, solo dall’articolo comparso sul Sole 24 Ore il 24.10.2007;

6) in base alle relazioni fornite da UniCredit al Comune il costo che lo stesso dovrebbe pagare per rescindere il contratto del 2004 (cosa che la Giunta sta valutando come risulta dal Piano Esecutivo di Gestione, scheda STR.05.01), tuttora attivo, era di 400.000 € all’8.1.2007 e addirittura di 727.180 € al 17 luglio 2007;

7) a giugno 2006 è stato emesso, previa deliberazione del Consiglio Comunale (il nostro gruppo ha votato contro in quanto dubbioso dell’effettiva convenienza), un prestito obbligazionario (BOC), per un valore nominale di 6,6 milioni di €;

IMPEGNA

La Giunta a predisporre una relazione che contenga i seguenti elementi:

1) consuntivo di costi e benefici dello swap del giugno 2002, con indicazione analitica di tutti i versamenti e riscossioni relative, messo a confronto con la situazione preesistente;

2) consuntivo di costi e benefici dello swap del dicembre 2004, con indicazione analitica di tutti i versamenti e riscossioni relative, messo a confronto con la situazione preesistente e comprendente anche la valutazione del costo aggiornato per l’eventuale risoluzione a confronto con le prospettive dei prossimi 5 anni mantenendo il contratto;

3) consuntivo di costi e benefici dell’operazione di emissione dei BOC dell’estate 2006 confrontata con la situazione preesistente;

4) quadro complessivo dell’indebitamento del Comune e dei relativi costi nei prossimo decenni

da sottoporre quanto prima alla attenzione della Commissione Consiliare competente, alla quale invitare anche il Collegio dei Revisori, per approfondire la situazione debitoria complessiva del Comune, con particolare riguardo ai prodotti finanziari derivati.

per il Gruppo Consiliare Obbiettivo Comune

Il Capogruppo

Massimo Bisignano